Dir. san. dott. Jonata Zito
Iscrizione albo di Milano n 5081

Parodontologia

Come riconoscere e sconfiggere una malattia dentale molto diffusa, ma sottovalutata

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Cos’è la gengivite?

La gengivite si manifesta sotto forma di infiammazione dei tessuti gengivali caratterizzata da gonfiore, arrossamento e sanguinamento delle gengive stesse. Questo è dovuta all’accumulo di placca composta da batteri che si depositano sulla superficie dura del dente. Le cause che possono favorire l’accumulo della placca dentaria dipendono e derivano da anomalie morfologiche o strutturali dei denti, da fratture radicolari e da ricostruzioni dentali non corrette.

La cosa più importante che possiamo fare per prevenire la gengivite è quella di impegnarci nella nostra igiene orale. Innanzitutto è necessario lavarsi i denti in modo corretto, dopo ogni pasto, almeno 3 volte al giorno, utilizzando uno spazzolino con setole non troppo dure, in modo da non stressare le gengive. Per tenere lontana la gengivite, però, tutto questo potrebbe non bastare. Oltre all’igiene domestica quotidiana è necessaria anche la pulizia dei denti professionale da effettuare presso il nostro studio dentistico, circa 1-2 volte l’anno.

Nei soggetti più a rischio, o comunque già affetti da parodontite, consigliamo di effettuarla anche più volte l’anno. La gengivite, essendo una malattia reversibile, si può curare rimuovendone le causa, cioè eliminando la placca batterica accumulata giornalmente.

Cause della gengivite

La placca dentale, la vera responsabile della gengivite, è composta da batteri e da piccole particelle di cibo di cui si nutrono. Ogni giorno nuovi batteri e residui si sommano per andare a formare quel deposito biancastro chiamato placca dentale. Se questo deposito non viene eliminato con uno spazzolamento efficace, si indurisce e si trasforma in tartaro. Il tartaro è la mineralizzazione della Placca batterica uno strato calcificato molto duro, sotto al quale continuano a proliferare i batteri che attaccano i tessuti parodontali.

La gengivite è il primo stadio della malattia. Se la placca batterica non viene rimossa produce tossine (cioè veleni) che possono irritare, causando appunto gengiviti.

 

Sintomi della gengivite

  • Sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento
  • Gengive fragili, gonfie o arrossate
  • Alito pesante persistente

Cos’è la parodontite?

Con il termine parodontite  s’intende quel processo infiammatorio/degenerativo gengivale causato da un’infiammazione dovuta ai batteri ed all’accumulo di placca e tartaro. La parodontite, detta anche parodontopatia e malattia parodontale, è a tutti gli effetti un’infiammazione dei tessuti parodontali, entrambe colpiscono i tessuti di sostegno dei denti, ovvero quei tessuti che garantiscono sostegno e stabilità ai denti, vale a dire le gengive, l’osso e i legamenti parodontali.

La parodontite, chiamata anche piu comunemente “piorrea”, si differenzia a seconda del livello di infezione, danneggiando comunque tutti i tessuti parodontali (gengiva).  Si parla di un primo stadio, come può essere la gengivite, fino a quello più grave della patologia, che si manifesta con la vera e propria perdita degli elementi dentali da parte del paziente, ovvero con la caduta dei denti, che può avvenire più o meno rapidamente. Come si è detto la piorrea è dovuta alla proliferazione di batteri, infatti quando la placca si trasforma in tartaro infiamma il tessuto e danneggia le gengive che si ritirano e anche la struttura sottostante (l’osso) si ritira di conseguenza. La recessione gengivale è il danno più visibile dato dalla piorrea e non è mai da sottovalutare perché quando il dente tende a muoversi è destinato a cadere.

Altri sintomi

Sicuramente il colore delle gengive che cambia e diventa rosso scuro è un segnale di infiammazione, inoltre spesso si presentano gonfie. Se in una bocca sono presenti alitosi, sanguinamento e pus alle gengive significa che la patologia in atto è già sufficientemente avanzata da richiedere con tempestività un consulto con il dentista. Altri sintomi che il paziente dovrebbe considerare sono la recessione gengivale – ovvero le gengive che si ritirano lasciando scoperta parte della radice del dente. In fase tardiva si osservano poi, la mobilità dei denti e l’aumento dello spazio tra gli stessi. È importante sottolineare che la sintomatologia è dolorosa solo nelle fasi tardive della malattia quando questa è difficilmente curabile. Chi non previene o non cura la malattia nelle sue prime fasi, rischia quindi di andare incontro alla perdita di uno o più denti.

La parodontite è considerata nelle sue fasi avanzate una patologia grave non soltanto per le sue dirette conseguenze sulla perdita dei denti, ma anche perché è associata alla salute generale del paziente. Numerosi studi clinici evidenziano uno stretto legame tra parodontite e alti livelli di infiammazione sistemica.

I batteri e le tossine originati dalla parodontite, e messi in circolo dal sangue, possono incidere su alcune malattie infiammatorie croniche. In alcuni casi i batteri, attraverso la circolazione sanguigna, raggiungono gli altri organi del corpo e fanno insorgere o aggravano situazioni infiammatorie importanti già esistenti, per esempio: 

  • patologie cardio-vascolari (ad esempio l’aterosclerosi, causa di infarti ed ictus)
  • patologie dismetaboliche (ad esempio il diabete)
  • patologie della gravidanza: parto pretermine.

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